ARTIGIANATO AGROALIMENTARE
STORIA E TRADIZIONE.
L’artigianato agroalimentare è un’attività lavorativa volta alla coltivazione, produzione e trasformazione dei prodotti agricoli destinati all’alimentazione, su etiche ecologiche, nel rispetto per la biodiversità e l’ecosistema. Per il mondo dell’artigianato questo settore è il fiore all’occhiello della tradizione territoriale, laddove la cultura contadina si esprime appieno. Una cultura fatta di terra, creata dalla natura e di natura. Nell’ottica di una cultura rurale sono sempre più presenti attività di artigianato agroalimentare innovative, generate su principi ecosostenibili e sull’incentivazione di un modello economico che tiene presente il fattore sostenibilità sia dal punto di vista sociale che ambientale.


PRODUTTORE CARATTERISTICHE SOCIALI E LOCALI
Le tradizioni culinarie e il settore agroalimentare, in generale, sono parte indiscussa della storia albanese. Alla pari delle altre forme di artigianato albanese, anche quello agroalimentare, è ricco e variegato, a seconda delle zone di provenienza e di produzione. I prodotti sono di varia natura e provenienza ma qui ne nominiamo solo alcuni, quali: Raki d’uva, (una bevanda alcolica, nella sua variante più diffusa, ma anche quella di noci, di more o di pere. Tra i più degni di nota anche il raki di origano, prodotta nella zona di Permet, usato anche come cura per problemi respiratori. Altri preziosi prodotti sono: Konjaku Skenderbeu, i vari tipi di reçel (marmellate), pingjur (salsa di peperoni a lunga conservazione), pasterma (la carne essiccata) della zona di Tropoje, i turshi (verdure sott’aceto a lunga conservazione) etc.
Modo di lavoro, caratteristiche esteriori.
– “Moj rakia bukuroshe, që më çon qoshe më qoshe….Të kam mik e të kam shok…Do të të dua përgjithmonë.”
Rakia: considerata la bevanda nazionale ed è una grappa fatta principalmente di uva, ma sono diffuse anche altri tipi di raki, come per esempio, di prugna, di mela, di albicocca e di altri frutti, tipici di varie zone del paese. Nella produzione del raki, sono importanti alcune regole e passaggi: la qualità dell’acqua e delle macchine di distillazione, il livello di maturazione dei frutti, l’andamento del processo di fermentazione (che deve durare, possibilmente, un mese). Oltretutto, bisogna sapere che la giusta fermentazione si capisce dall’odore forte e caratteristico e che per il processo di ebollizione è meglio usare il legno di quercia, che produce il calore necessario per trasformare – per esempio l’uva pigiata bërësitë – in vapore. Va sottolineato, che è molto importante sia la tradizione che l’artigianalità del produttore ma anche tutto il processo di produzione.
Turshi: sono dei prodotti alimentari preparato con diversi tipi di verdura come, per esempio: Patëllxhana turshi (Melanzane sott’aceto) – ripiene di verdure tagliate. La preparazione di sottaceti è sempre stato un rituale per le famiglie albanesi che consente la conservazione di vari prodotti per lungo tempo, ideali per il periodo invernale.Il periodo della conservazione deve durare quasi due mesi prima di essere pronto alla conservazione.
Reçel (marmellata): che sia di mora, di ciliegia, di mela, di anguria, di mela cotogne viene considerata da sempre una delizia della cultura culinaria albanese. Un rituale è la preparazione in casa, di reçel (cioè, di prodotti che ci offre la terra) dove tutto è biologico e saporito anche se preparato con pochi ingredienti come la frutta scelta, zucchero e limone.
